Leonardo da Vinci

La Mostra a Venezia

“La sapienza è la figliola della sperienza …”

… soleva pensare Leonardo Da Vinci. L’esperienza era, infatti, il motivo dominante del suo pensiero, il motivo che ha fatto di lui il primo vero uomo del Rinascimento e che lo ha reso capace di coniugare in maniera mirabile l’attività artistica e l’attività scientifica.

la meccanica

Martello a Camma

Il martello a Camme è un organo meccanico che trasforma il moto rotatorio in moto alternato intermittente. Leonardo utilizzò il Martello a Camma per far colpire un martello su di un incudine facilitando così il compito della lavorazione dei metalli. Per alleviare la fatica era prevista una manovella che girata in senso antiorario faceva funzionare la macchina.

L’idraulica

Barca a Pale

Anche in questo grande foglio, dominato dal tema dell’acqua, per la presenza di macchine con ruote dentate ed i relativi ingranaggi, è presente il progetto, motivato da esigenze pratiche o belliche, di restare sott’acqua con la descrizione di un uomo equipaggiato di occhiali e respiratore. 

A questa prospettiva è associato, nel settore medio sinistro, un rapido schizzo sul modo di camminare sull’acqua, dove nel rapido tratteggio della figura umana, che si avvale di “baghe” o otri, calzati alla maniera di lunghe scarpe rigonfie di aria, ed impugna due racchette galleggianti per garantire l’equilibrio ortostatico della persona, Leonardo intende dismostrare, come per magia tecnologica, si possa concretamente realizzare l’antico sogno umano di camminare sulla superficie dell’acqua. 

c. 1480 – 82. Codice Atlantico, f. 7 r-a |26 r| Milano, Biblioteca Ambrosiana

la guerra

Ponte Arcuato

I primi ponti volanti ideati da Leonardo e finalizzati a scopi militari, in quanto favorivano il fattore sorpresa e rapidi spostamenti di truppe e di artiglierie, erano di materiali facilmente reperibili come legni e corde, per tanto sostanzialmente provvisori e rapidamente smontabili. Nella lettera al Moro del 1481, l’artista rivendicava la sua competente abilità anche nel costruire tipi “leggerissimi e forti”. Ma Leonardo aveva concesso particolare attenzione ed interesse anche alla scelta del materiale ligneo, tenendo in particolare considerazione il grado della sua resistenza: un accorgimento questo derivato dalla sua esperienza nel campo dell’architettura, dove le centine, di piccole e grandi dimensioni, dovevano sostenere con la loro struttura archi a volte.

Il Volo

La Macchina Volante

Questo disegno ben definito sul volo umano, replicato nel Ms. B (f. 74 v) è uno dei più noti, in quanto descrive sul piano progettuale la struttura della macchina volante, completa di ali e pilota, posto in posizione prona sulla piattaforma ed impegnato sul piano dinamico a sfruttare tutte le parti del corpo per la propulsione. L’immagine è accompagnata da note molto importanti, in quanto esplicative dei complessi meccanismi che guidano il composito movimento alare, attivato dal pilota spingendosi sui pedali F e G, per cui uno alza e l’altro chiude l’ala: “A torce l’alia, B la gira colla lieva, C la cala e D la lieva in alto”. Sono precise indicazioni di manovra delle tre corde, che, avvalendosi di un sistema di carrucole, piegano l’estremità dell’ala per aprirla e chiuderla, fletterla e farle imprimere con una leva un movimento rotatorio.

c. 1485 – 87. Codice Atlantico, f. 302 v Milano, Biblioteca Ambrosiana

l’architettura

Chiesa a pianta centrale

Chiesa a pianta centrale ortogonale.

La complessità degli studi sulla geometria modulare che Leonardo affronta, anche sui progetti architettonici, viene dimostrata da questo modello il quale propone effetti speciali di luce e la sua concezione di struttura come organismo perfettamente articolato, evidenziata dalla tridimensionalità del modello.

 

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